I giovani talenti della scena jazz italiana, tra album di esordio e progetti originali. L’omaggio di un maestro della fisarmonica dal classico al tango
Dopo il successo del concerto inaugurale a Tirano, con Albert Hera e il suo suggestivo Salvation 2332 l’Ultimo canto, il viaggio di AmbriaJazz Festival prosegue dando voce alle ANIME di un territorio e di una comunità alla ricerca del legame che le unisce, sempre all’insegna dell’incontro tra musica ed emozioni. Il prossimo appuntamento in programma, domenica 22 giugno a Chiavenna nel Giardino della Società Democratica Operaia (ore 18), è con Cesare Panizzi Trio, band selezionata per l’edizione 2025 di Nuova Generazione Jazz, progetto dedicato ai giovani talenti italiani promosso dell’associazione I-Jazz con il supporto di Mic.

Cesare Panizzi, Premio Massimo Urbani 2024
Dopo la laurea al Berklee College of Music di Boston e un’esperienza a New York City che lo ha visto al fianco di artisti del calibro di Eric Alexander, Rodney Green, Giuseppe Cucchiara e Ben Solomon, Cesare Panizzi si aggiudica il Premio Massimo Urbani 2024 e nel febbraio 2025 pubblica It’s Been a Blessing. Un album di esordio in cui raccoglie sette composizioni originali, scritte con la collaborazione di Giovanni Piacentini, frutto di un approfondito studio della tradizione del bebop e del jazz, oltre che di una visione personale della musica. Ad affiancarlo sul palco di Chiavenna ci saranno Gianluca Vescovini alla batteria, e Giulio Scianatico al contrabbasso. Prima del concerto, alle ore 17, l’appuntamento è con Federico Maio che condurrà i laboratori di musica e gioco per i più piccoli Germogli Sonori. L’evento è organizzato in collaborazione con Teatro della Società Democratica Operaia di Chiavenna, Circolino Arci Valchiavenna, Scuola Civica di musica danza e teatro di Chiavenna, Valchiavenna Turismo e Acqua Frisia.

Ugo Viola foto di Andrea Dell’Agostino
Venerdì 27 giugno AmbriaJazz Festival fa tappa a Montagna in Valtellina (Località San Giovanni– per la festa annuale dell’associazione AMMI aps) dove l’attesa è tutta per Ugo Viola e il suo Solo Fisarmonica (ore 19). Musicista, direttore artistico e docente di grande esperienza, Ugo Viola è tra i pochi interpreti in Italia in grado di esaltare le peculiarità di uno strumento versatile come la fisarmonica, partendo dal repertorio più classico per arrivare alle moderne sonorità di Astor Piazzolla. Per raggiungere in modalità green la sede del concerto, AmbriaJazz propone al pubblico uno speciale #jazzcamminante che inaugura il nuovo percorso ad anello realizzato da AMMI intorno al Castello di Mancapane: partenza dal parcheggio al ponte sul Davaglione, sotto la Piramide “Capel del Diaul” alle ore 17.30. Alle ore 18 a cura di Ugo Viola, il consueto appuntamento per i più piccoli con Germogli Sonori, il laboratorio è gratuito e libero per tutti i bimbi. La giornata è realizzata in collaborazione con Fondazione Culturale, AMMI, le Associazioni e il Comune di Montagna in Valtellina.
Protagonista del concerto di domenica 29 giugno a Piateda, in Contrada Valbona all’interno della rassegna Rami D’Ora, il Christian Mascetta Trio, formazione capitanata da Christian Mascetta, chitarrista jazz tra i migliori talenti italiani in circolazione, affiancato da Pietro Pancella al basso elettrico e Michele Santoleri alla batteria (ore 18). Il trio presenterà il nuovo progetto, Out of Space, un disco introspettivo che rispecchia la forte coesione umana e musicale che lega i tre artisti, con brani che spaziano da una forte liricità melodica a una devastante energia ritmica. Anche in questa occasione il festival propone l’esperienza #jazzcamminante con partenza dal Punto Verde alle ore 14, questa volta lungo il percorso si incontreranno le performance di danza della rassegna Rami D’Ora, organizzata dal collettivo Laagam che collabora anche alla realizzazione dei Germogli Sonori per i quali l’appuntamento è in piazzetta Valbona alle ore 16.30 con Francesco Cusini, tutti i bambini sono invitati. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Piateda.

Anche quest’anno, protagonista di AmbriaJazz Festival insieme alla musica è la sostenibilità, parola chiave della Carta Etica dello Spettatore, vero e proprio invito rivolto dall’associazione AmbriaJazz ODV al pubblico della manifestazione di partecipare in prima persona alla sfida di tenere insieme musica, arte, natura e amore per il pianeta. Ogni piccolo gesto può diventare un potente aiuto per rendere il festival più sostenibile e fare la differenza: è questo il messaggio della Carta Etica dello Spettatore. A partire dalla scelta della modalità green per arrivare ai concerti, attraverso il progetto #jazzcamminante e venendo a piedi, in bici o condividendo il viaggio con altri; oppure sensibilizzando all’uso delle borracce ed evitando le confezioni monouso, per produrre meno rifiuti; senza dimenticare di rispettare il territorio, prediligendo prodotti locali e bio, e usando i QR Code per info e aggiornamenti. Un’esperienza che il festival invita a condividere sui canali personali con gli hashtag ufficiali della manifestazione, diventando così portavoce della sostenibilità.
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Staff AmbriaJazz