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Editoriale AmbriaJazz 2018

Dieci Anni!

…non pensavamo quando abbiamo iniziato questa avventura in compagnia di Claudio Protto davanti ad una birra al MamboPub che saremmo stati ancora qui. “…e noi abbiamo Ambria, perchè non facciamo l’AmbriaJazz?” E sì, è proprio Claudio il padre di questo nome, subito approvato con entusiasmo! Quanto ha fatto gioco questo cambio di vocale: battute, sottintesi, grasse risate dei musicisti americani, qualche volta imbarazzo. Nessuna pretesa di fronte al grande grandissimo Festival UmbriaJazz che guardiamo con rispetto: è documentato l’incontro con stretta di mano (sorridente) tra i due Direttori Artistici a Berchidda. Ma ci infonde coraggio Gavino Murgia che ci ha detto “in ordine alfabetico venite prima voi!” Forse è anche per questo che abbiamo scelto lui come Special Guest.

Pensando a dieci anni fa un ringraziamento sentito va a Martina Simonini allora Sindaco di Piateda e alla sua Amministrazione Comunale che hanno creduto fortemente in questo progetto e ne hanno poggiato solide basi, ed altrettanto speciale è il ringraziamento ad Aldo Parora, attuale Sindaco che ha raccolto l’eredità e l’ha coltivata con passione. I protagonisti di AmbriaJazz sono tanti, grazie grazie grazie a tutti perchè il Festival è come un’orchestra: “…bisogna ascoltare ed ascoltarsi…” ci insegna il grande Ezio Bosso. Ad ogni orchestrale il suo strumento ma la musica la facciamo tutti insieme.

Ed eccoci qui, con un programma degno dei dieci anni. Abbiamo un sito nuovo, pieno di informazioni e collegamenti, andate a curiosare. Ci siamo tutti: soci, fotografi, volontari, artisti ma i veri protagonisti sono loro, i musicisti! Ne sono passati 332, sicuri di ricordarli tutti? Ne sono successe di cose in dieci anni, quanta gente è passata, quanto abbiamo imparato, condiviso, organizzato, qualche problema risolto brillantemente e qualcun altro un po’ meno… siamo tutti umani…per fortuna, ma sempre, sempre, la musica ha appianato, disteso , accarezzato, consolato, gradito, emozionato i nostri sensi. E quando l’ultima nota si libera nell’aria gli animi restano felici, soddisfatti, a volte allegri e carichi, altre commossi e innamorati. Quello che riesce a fare la musica alle persone è molto potente, ne abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo. E’ importante capire questo valore: è bellezza, è elemento che motiva e migliora la condizione umana, senza di essa non ci sarebbe che tristezza  e miseria d’animo. Quindi suoni come un gran bel augurio collettivo: “e Musica sia!!!”

Giovanni Busetto

Foto: Roberto Bartoli_Ambria 2013_by Francesco Garlaschelli

 

 

 

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