Musica impegnata? Ma che sarà mai, la musica è musica, c’è quella buona e quella meno buona. La musica è un concetto universale che non si differenzia tra jazz, pop, classica o operistica, è semplicemente musica.
Ma è vero che c’è anche, dentro al concetto universale, la musica che si impegna, che prende posizione, come quella di Raffaele Casarano che oltre ad essere compositore è anche uno splendido sassofonista, uno dei migliori in Europa, che si è esibito insieme a Eric Legnini, pianista sopraffino, al Funtanee di Polaggia il 19 luglio nell’ambito di Ambria Jazz, duo per altro reduce dalla partecipazione a Umbria Jazz, sorella maggiore di Ambria Jazz. Il progetto musicale dal titolo “Oltremare”, eseguito di fronte a un parterre davvero gremito ed entusiasta, ha fatto comprendere l’orribile tragedia dei migranti della quale spesso dimentichiamo, nonostante le notizie che ci investono quotidianamente, la gravità e quanto sia importante comprendere che su questo pianeta siamo tutti uguali e dobbiamo ad ogni costo preservare ciò che a un essere umano è più caro: la dignità. Le composizioni di Raffaele Casarano vogliono comunicare esattamente questo, la dignità e la preziosità di ogni singola vita. La bravura e l’alta professionalità del duo Casarano/Legnini ha reso felice un pubblico che li ha ringraziati a lungo con applausi affettuosi e grida di “bravo” alla francese che li ha travolti al termine del bis “Preghiera in mare”, il brano giusto per chiudere una serata piena di speranza.
PierGiorgio Zucco
Buon ascolto: Oltremare